Massimiliano Cormons

LUCIANO STECCHINA ED IL “SUO” MASSIMILIANO

Cinquecento anni fa l’imperatore Massimiliano d’Asburgo ebbe a beneficiare Cormons di importanti agevolazioni economiche. In fondo la cittadina doveva essere “la vetrina” dell’Impero nei confronti della confinante Repubblica di Venezia su un territorio conteso ,tra l’altro con una lunga guerra che terminerà solo con il trattato di Worms del 1521. Da allora i cormonesi hanno avuto ,per tradizione familiare,una venerazione per colui che si definiva l’ultimo cavaliere del Medioevo,sovrano illuminato e colto. Questa tradizione era ed è talmente viva che,regnando un altro amatissimo sovrano d’Asburgo, Francesco Giuseppe, Cormons volle dedicare proprio a Massimiliano una dignitosa statua a perpetuo ricordo dei favori ricevuti. L’inaugurazione, consacrata dalle prime immagini fotografiche vede un accorrere spontaneo della popolazione che ben volentieri aveva contribuito a che l’antico sovrano trovasse posto nella memoria collettiva quotidiana. Non c’è cormonese che in quella statua non abbia a collegare ricordi personali e della sua comunità. E’ ben più che un simbolo o un monumento: è parte della storia di Cormons, non solo di ieri, ma anche e soprattutto di oggi per merito principale di un uomo, di cui quest’anno si commemorano i dieci anni della scomparsa: Luciano Stecchina.

In effetti, dopo che un ottuso ed antistorico nazionalismo aveva spostato e gettato in un deposito la statua, Stecchina , che sentiva dentro di sé una forte identità cormonese con tutta quanta l’eredità del passato, mosse l’opinione pubblica locale a riprendersi Massimiliano ed a rimetterlo al suo posto.

Fu costituito un comitato apposito cui aderirono moltissime persone,soprattutto quella componente popolare che costituisce l’anima di Cormons senza differenze politiche o di ceto sociale.#massimiliano

Infatti Massimiliano è rispettato da tutti, anche da chi non è monarchico, non ha nostalgie dell’Impero e non ne approva taluni errori storici. Quella statua era componente essenziale dell’essere cormonesi e Stecchina per il suo luogo natio stravedeva tanto da curare più i monumenti e le testimonianze storiche dei suoi interessi o di casa sua. Massimiliano rappresentava un compendio ideale di valori, di buon governo, di tradizione.

Ecco perchè a cinque secoli di distanza quando ci si ritrova a celebrare quelle lontane benefiche concessioni che costituirono sino al 1915 una buona parte delle fortune di Cormons è inscindibile ricordare anche quanto fece Luciano Stecchina per rinverdire quelle memorie e soprattutto per mantenerle visivamente nel cuore della città.#Massimiliano Cormòns

Non si può dimenticare, infatti, come da Sindaco e da pubblico amministratore ebbe un particolare riguardo per questo monumento, come del resto per l’intero patrimonio storico cormonese, e lo volle rendere uno dei tratti caratteristici della Cormons di oggi. Ugualmente, da fondatore e primo presidente dell’Associazione Fulcherio Ungrispach, si è battuto perchè la statua non subisse le offese delle politiche urbanistiche messe in atto nell’illusione che si possano trasformare le ideologie in linee architettoniche. Quando si minacciò di spostare la statua con una manifestazione clamoraso,quanto efficace di protesta,affrontò critiche e sarcasmi, incatenandosi al “suo “ Massimiliano affermando “ la storia non si sposta”.

La sua eredità morale che vive nella Fulcherio Ungrispach affida a Cormons Massimilianoquesta Associazione la continuità dell’opera di Stecchina affinchè anche in futuro Massimiliano d’Asburgo possa essere ancora un personaggio presente nella realtà cormonese e la sua statua serva anche alle generazioni future che qui abiteranno per condividere una storia.

Per queste ragioni nell’ambito del cinquecentenario delle patenti imperiali a favore di Cormons va ricordato anche Luciano Stecchina,il quale di persona più volte con folte comitive di cormonesi si era recato a rendere omaggio al cenotafio dell’imperatore,a significare che il legame della storia non si interrompe,ma può vivere sempre.

Il ricordo di Massimiliano,dunque,non può essere disgiunto da quello di Luciano Stecchina il cui contributo per la coscienza storica della comunità cormonese è sempre essenziale nonostante il passare del tempo ed il vuoto da lui lasciato in questo decennio trascorso dalla sua scomparsa.

(Roberto Tirelli)

Massimiliano Cormons

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